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Gli anni duemila non sono stati anni facili. Negli anni 2000-2024 l’economia mondiale è stata scossa da numerosi fenomeni geo-politici come il terrorismo, le guerre, le grandi migrazioni; da gravi fenomeni ambientali quali il riscaldamento globale e la riduzione della bio-diversità; da grandi shock di natura finanziaria; da pandemie globali, quali il Covid 19. Ciò fa pensare che senza la fusione nel crogiuolo rovente della storia è difficile fare buona economia politica. L’economia concorre a forgiare la storia, ma spesso gli eventi storici influenzano grandemente le tendenze economiche. Nonostante gravi atti teroristici e guerre, fino al 2007 l’economia mondiale, trainata dall’ ascesa di grandi economie emergenti quali la Cina e l’India, è riuscita in media a crescere ad un ritmo discreto, ma dalla grande crisi finanziaria del 2008-9 in poi l’andamento è stato nettamente più debole e incerto.
Il libro si concentra soprattutto sulle maggiori economie dell’Europa e del resto del mondo che più influenzano gli andamenti globali.
Inizia quindi da un’analisi del livello e delle variazioni nel tempo del potere economico globale delle maggiori economie, misurato dalle loro dimensioni economiche, dal potere militare, tecnologico e finanziario, dalle diseguaglianze economiche e sociali e dai livelli di coesione sociale. All’interno dei paesi e anche a livello globale vi è stata inoltre la crescente influenza sul sistema politico di molti grandi ricchi e delle loro imprese che hanno contribuito a erodere la democrazia in diversi paesi, nonché la complessa e non sempre limpida interazione fra leader politici e grandi ricchi in non pochi regimi autocratici. Il libro prosegue nel secondo capitolo con l’analisi del le relazioni fra grandi shock, quali i mutamenti ambientali, il terrorismo e le guerre, la grande crisi finanziaria, la pandemia Covid -19, con le tendenze profonde dell’economia mondiale e gli andamenti della globalizzazione.
Il terzo e quarto capitolo sono dedicati rispettivamente all’economia dell’Europa e a quello delle altre maggiori economie del mondo.
Si analizzano nei due capitoli il progressivo appassimento demografico, economico, e tecnologico dell’Europa e, al suo interno, dell’Unione Europea e delle sue principali economie, Italia inclusa; la lenta riduzione dell’egemonia economica della grande potenza americana a fronte dell’ascesa di Cina e India e di alcune grandi e medie economie mondiali; i contrastanti problemi economici del mondo islamico; il persistere di estese forme di povertà in molti paesi del mondo.
Una delle principali conclusioni del volume è che, se non si combatteranno con sufficiente vigore e tenacia le tendenze nazionalistiche e suprematiste, le diseguaglianze economiche e sociali e la crisi ambientale, il mondo non potrà essere in pace e l’Unione Europea non riuscirà ad arrestare il proprio declino economico, demografico e tecnologico.